TERAMO – Fino a pochi giorni fa sembrava una strada del terzo mondo e non a causa soltanto del fondo stradale ondulato e delle buche, quanto per la abbondante flora che ricopriva i guard-rail fino a farli scomparire e invadeva il tracciato stradale. La San Nicolò-Garrufo è stata liberata di recente dal verde incolto, dopo mesi e mesi di incuria, ma manca ancora tanto da fare. Soprattutto rimuovere i mucchi di immondizia che qualcuno o più di uno, ha deciso di abbandonare illegalmente, fino a trasformare una piazzola di sosta in una vera e propria discarica. Ripensando alla tolleranza zero che di recente ha animato il comune di Teramo nella caccia ai trasgressori, verrebbe da chiedersi a chi spetta la rimozione di questi rifiuti, oltre che alla persecuzione degli autori del misfatto: è una strada di competenza della Provincia ma che insiste sul territorio comunale di Teramo, essendo in prossimità dell’innesto con la frazione di San Nicolò, a pochi passi dallo svincolo del Cityper. Cominciamo il conto alla rovescia da qui alla rimozione….
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